È il 1973, la guerra fredda si avvia verso il suo epilogo, gli accordi di Parigi ufficializzano il ritiro delle truppe americane da Saigon e l’Italia è tra i primi Paesi europei a stabilire rapporti diplomatici con l’allora lacerato Stato Vietnamita.
Le relazioni bilaterali avviate nel ‘73 consacrano, così, il Vietnam a partner di riferimento per i rapporti dell’Occidente con l’Indocina avviando meccanismi di cooperazione fruttuosi e duraturi.
Da quel momento, la politica ‘dell’amicizia’ nei confronti del Paese asiatico subisce una costante intensificazione grazie ad accordi commerciali e di partenariato, come quello sottoscritto nel 2013, in occasione delle celebrazioni per il 40esimo anno delle relazioni bilaterali e ancora nel 2015, in occasione del 40esimo anniversario della riunificazione nazionale.
Oggi, a 50 anni di distanza dal 1973, Italia e Vietnam celebrano mezzo secolo di legami diplomatici e cooperazione economica.
Un interesse, quello per il Vietnam, nato in virtù della collocazione geografica del piccolo Paese asiatico, posizionato al centro dell’ASEAN e prossimo alla maggior parte dei mercati della regione, in particolare alla Cina: coordinate strategiche che conferiscono al Vietnam un indubbio vantaggio competitivo strutturale, rispetto ai suoi vicini nel sud-est asiatico. I 3,444 km di costa poi, permettono al Paese lo sfruttamento delle rotte marittime e, dunque, di migliori condizioni per gli scambi commerciali.
A ciò si aggiunge una forza lavoro in crescita ed una rapida urbanizzazione che unita ai massicci investimenti infrastrutturali e ad un’ampia visione imprenditoriale rende il Vietnam una terra ricchissima di opportunità.
A fare da traino all’economia del Paese, non solo le industrie tradizionali dell’arredamento, del design e dell’abbigliamento, ma anche i settori più innovativi.
Da tempo, difatti, Hanoi punta lo sguardo al rinnovabile e al sostenibile, investe nel trattamento dei rifiuti e si fa strada nel digital. In rapida crescita anche il settore farmaceutico, così come quello nautico e dell’aerospazio. Molteplici, quindi, le possibili sinergie con l’Italia, da sempre leader in questi settori.
A confermare le numerose opportunità di investimento offerte dal Paese, i dati presentati dall’ Economic Report 2022 che riportano un significativo aumento delle imprese di nuova costituzione, attualmente 148.553 e del trend dell’export, dal valore di 371 mld USD.
L’auspicio, dunque, in vista del cinquantennale dei rapporti diplomatici tra i due Paesi, è quello di irrobustire ulteriormente le relazioni Roma-Hanoi, non solo sul piano commerciale e diplomatico, ma anche culturale e del turismo con l’obiettivo di incoraggiare le piccole e medie imprese italiane, cuore pulsante del Belpaese, ad estendere il proprio business e cogliere le tante occasioni offerte dalla effervescente e dinamica economia vietnamita.